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I cristalli liquidi che imitano il cuore umano

Rivoluzionaria ricerca per lo sviluppo di materiali da usare in futuro per la cura delle patologie cardiache. Coinvolta anche l'Università di Firenze

L'obiettivo è quello di realizzare un primo prototipo di cuore umano artificiale. Come? Con i materiali innovativi capaci di contrarsi se stimolati con la luce sviluppati grazie alla ricerca che ha coinvolto l'Istituto nazionale di ottica del Cnr, l'Università di Firenze e Lens. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Circulation Research. 

Una delle ricercatrici, Camilla Parmeggiani del Lens e di Unifi, spiega che si tratta "una vera e propria ''palette'' di cristalli liquidi elastomerici capaci di contrarsi sotto stimolazione luminosa". In sostanza, aggiunge Leonardo Sacconi del Cnr-Ino, il nuovo materiale "può produrre livelli di forza paragonabili o superiori a quelli del muscolo nativo, replicandone le proprietà cinematiche". Cosa che, conclude Cecilia Ferrantini di Unifi, lascia pensare a un suo impiego futuro "per assistere efficacemente la funzione contrattile di un cuore malato". 

In prospettiva, inoltre, c'è l'applicazione ad altre patologie come distrofie muscolari, malattie neurodegenerative e lesioni spinali.