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Covid, guardie mediche arruolate per i test rapidi

Dopo gli accordi con le associazioni di categoria, il governatore Giani ha firmato la relativa ordinanza. Ecco per chi funzionerà il servizio

Per rafforzare i servizi territoriali nella gestione della pandemia di Covid, il presidente della Regione Eugenio Giani ha firmato una nuova ordinanza che consente anche ai medici di famiglia e di continuità assistenziale (le ex guardie mediche per intendersi) di eseguire test antigenici rapidi nei loro studi o in locali individuati dalle aziende sanitarie. Si tratta di una sperimentazione che andrà avanti per tutta la durata dell'emergenza Covid e che non prevede obbligatorierà da parte dei professionisti.

In particolare i medici di continuità potranno eseguire i test ai contatti di casi positivi al Covid al termine della quarantena e alle persone che hanno avuto un contatto stretto con persone contagiate. Se necessario, dopo il test rapido i medici potranno prescrivere il tampone molecolare di conferma e poi dovranno registrarne l'esito nei sistemi informativi del servizio sanitario regionale.

Nell'ordinanza sono indicati anche gli aspetti organizzativi relativi al nuovo servizio e le modalità per il suo svolgimento in sicurezza.

L'ordinanza fa seguito ad accordi sottoscritti nei giorni scorsi dalla Regione con i sindacati dei medici Fimmg e Snami.

Oggi il presidente Giani ha firmato un accordo analogo anche con le organizzazioni sindacali dei pediatri Fimp e Simpef.