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Mezzo governo britannico in arrivo con Theresa May

Il ministro degli esteri Johnson e il titolare del dicastero per la Brexit Davis attesi nel capoluogo toscano con la premier. Centro blindato

All'improvviso Firenze è la città a cui tutti, soprattutto i media britannici, guardano per capire che piega prenderanno i negoziati per la Brexit, ovvero l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea a cui il 23 giugno 2016 il 52 per cento degli elettori dette il proprio assenso. Più di un anno dopo, la premier Theresa May pronuncerà un discorso in cui illustrerà la posizione del Regno Unito nelle trattative. Lo farà davanti a una platea selezionatissima nell'aula magna dell'ex scuola marescialli a Santa Maria Novella. 

Ad accompagnarla, scrive il Times, i pezzi da novanta del governo britannico: il ministro degli Esteri, Boris Johnson, il titolare del dicastero per la Brexit, David Davis e quello delle Finanze, il cancelliere dello Scacchiere Philip Hammond. I primi due garanti della linea euroscettica i primi due, più conciliante il terzo per una maggiore propensione a prestare attenzione alle esigenze della City a cui la Brexit ha fatto da subito accapponare la pelle. 

Intanto fuori, in piazza Santa Maria Novella, i britannici residenti in Italia hanno messo su una protesta a suon di slogan e cartelli contro la premier. Si va "Brexit: not in my name" al più brutale "Theresa, stop pissing on your chips" fino al cinefilo "May the farce be with you".