Attualità

Militari della Croce Rossa in prima linea

Sono 600 i volontari del Corpo militare della Croce Rossa impiegati su tutto il territorio nazionale al lavoro negli aeroporti con i termoscanner

Dopo la dichiarazione di stato di emergenza per l'epidemia di coronavirus, lo scorso 30 gennaio, in alcune zone del nord Italia adesso tutta la nazione si trova attualmente in una vera e propria emergenza sanitaria. La macchina della Croce Rossa Italiana è attiva grazie ai suoi volontari dai primi momenti. Tra loro ci sono anche i volontari del Corpo Militare che sono stati immediatamente impiegati nelle postazioni dedicate ai controlli della temperatura corporea dei passeggeri in arrivo negli scali aeroportuali italiani. In rispetto alle disposizione del Ministero della Salute e sotto il coordinamento dell’autorità sanitaria dell’USMAF, sono impiegati ogni giorno distribuiti in quattro turni quotidiani, sette giorni su sette.

"Al fine di essere ancora più pronti - sil egge nella nota stampa della Corece Rossa italiana- e preparati qualora le necessità dovessero aumentare, presso l’Ufficio Operazioni Addestramento dell’Ispettorato Nazionale, è stata istituita una task force composta da Ufficiali esperti che, sotto la guida dell’Ispettore Nazionale, il Maggiore Generale Gabriele Lupini, ha il delicato compito di organizzare tutte le attività di approntamento mezzi e materiale, nonché gli impieghi operativi in previsione di una mobilitazione nelle fasi più delicate dell’emergenza".

Ad oggi sono 600 i militari tra medici, infermieri, psicologi e logisti impiegati per l’emergenza. Di questi, 121 costituiscono la forza operativa che il Corpo mette a disposizione della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile - e del Ministero della Difesa a sostegno delle misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale.