Cronaca

Morì per amianto, alla figlia vitalizio e arretrati

Quando il padre si spense per microcitoma lei aveva 14 anni. La Corte di appello di Firenze ha condannato il ministero della difesa

Francesco Volterrani con la figlia Annalia

Il padre morì per un microcitoma sviluppato per via dell'esposizione all'amianto, e oggi a lei che all'epoca aveva 14 anni il ministero della difesa dovrà versare un vitalizio di 2.000 euro mensili oltre a 360mila euro di arretrati: così ha deciso la Corte d'appello di Firenze sul caso di Annalia Volterrani, orfana di Francesco morto a 52 anni.

A dare notizia della sentenza è l'Osservatorio nazionale amianto (Ona) che ricostruisce la vicenda. Nato a Pisa, Francesco Volterrani aveva prestato servizio per 32 anni nella Marina Militare inizialmente come graduato di truppa, poi come sottufficiale fino al grado di aiutante. Nello svolgimento delle sue mansioni, l’uomo era stato esposto professionalmente a sua insaputa a diversi cancerogeni, incluse le sottilissime fibre di amianto, nonché a campi elettromagnetici e radiazioni ionizzanti. 

Giunto al pensionamento, era morto a 52 anni per microcitoma, un tumore che colpisce i polmoni. A quel punto i familiari avevano chiesto alla Marina Militare il riconoscimento della dipendenza di causa di servizio e dello status “vittima del dovere”. Adesso la sentenza.