La Corte d'Appello di Firenze ha condannato il Ministero della salute a risarcire, con quasi un milione e mezzo di euro, il marito e i due figli di una donna fiorentina morta nel 2018.
La sentenza ribalta quella di primo grado, accogliendo le istanze dei familiari e riconoscendo un nesso causale tra alcune somministrazioni di emoderivati ricevute dalla donna tra il 1978 e il 1980, e la successiva insorgenza dell'epatite C che anni dopo avrebbe portato, secondo quanto stabilito dalla Corte, al suo decesso.
Le somministrazioni dell'emoderivato sarebbero avvenute in occasione del parto in una casa di cura e durante due ricoveri in ospedale.