Colonna del giornalismo toscano prima come storico corrispondente e cronista delle agenzie Asca ed Ansa e poi come direttore di Toscana Oggi, è morto Domenico Mugnaini. Alfiere del giornalismo cattolico, da colleghi e non chiamato affettuosamente 'Dodo', Mugnaini si è spento a Firenze lasciando la moglie e due figli. Aveva 65 anni.
L'inizio della sua carriera lo aveva visto giovanissimo impegnato proprio nella stampa cattolica, come sarebbe sempre poi stato. Collaboratore de L'Osservatore Romano e poi della Toscana Oggi che avrebbe poi guidato nell'ultimo scorcio del suo lavoro, nonché di Avvenire.
L'approdo televisivo lo aveva portato prima al Gr2 della Rai, poi a Canale10 e nel Gruppo Cecchi Gori dove era rimasto fino al 1999. Poi ancora all'Asca, quindi all'Ansa dal 2004. Mugnaini aveva lasciato l'Agenzia nel Settembre 2019 per assumere la direzione di Toscana Oggi.
Fuor dall'ambito giornalistico in senso stretto, a Febbraio 2017 era entrato nel consiglio dell'Opera di Santa Maria del Fiore e da Aprile 2019 in quello della Scuola d'Arte Sacra.
Nel 2023 gli era stato assegnato il premio giornalistico Pirovano-Liverani.
Il cordoglio corale
"E' un momento di profondo dolore per tutta la Conferenza Episcopale Toscana. La scomparsa di Domenico Mugnaini è una grande perdita per tutte le nostre comunità e per quanti hanno sempre creduto in un giornalismo serio e al servizio della persona": questa la dichiarazione del cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza Episcopale Toscana.
"Domenico è stato un giornalista esemplare, un direttore illuminato che ha saputo portare Toscana Oggi ad essere un giornale di riferimento non solo per il mondo cattolico toscano, ma anche per quel mondo laico con il quale non si è mai sottratto al confronto pacato, ma fermo. Mugnaini - prosegue monsignor Lojudice - ha saputo creare una rete di rapporti e di scambio con tutte le realtà Toscane, ma è andato oltre allargando l'orizzonte a uno sguardo nazionale".
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani lo ha ricordato "voce autorevole, corretta e di grande qualità professionale". Ed ha aggiunto: "L'informazione e il giornalismo da oggi sono certamente più poveri. Lo ricordo partecipe e professionalmente ineccepibile in tante conferenze stampa o appuntamenti per giornalisti organizzati in Consiglio e in Giunta regionale. Mi ha sempre colpito la sua pacatezza nei modi e determinazione nel porre le sue domande, intelligenti e puntuali".
La presidente del Consiglio regionale della Toscana, Stefania Saccardi, ha affidato ad una nota i suoi sensi di lutto: “Dodo, caro amico, mi hai accompagnato da giornalista negli incarichi che ho ricoperto con amicizia affetto e grande professionalità. Con la tua scomparsa, ci lascia un grande professionista a cui ero molto legata. Un abbraccio alla famiglia, ai colleghi e agli amici”, vi si legge.
Di "grave perdita per il giornalismo e per la cultura toscana" hanno parlato il presidente dell'Associazione Stampa Toscana Sandro Bennucci con gli organi dirigenti della stessa Ast. "Domenico, ma per noi sarà sempre Dodo, è stato stroncato da una malattia inesorabile, affrontata con quel coraggio e quella serenità che traevano forza dalla profonda fede cristiana e che lo ha sempre distinto nella vita e nella professione".
Su un simile registro le parole giunte dall'Ordine dei giornalisti della Toscana col suo presidente Giampaolo Marchini e dal presidente del Consiglio nazionale Carlo Bartoli. "Domenico era speciale", ha affermato Marchini richiamandone la condotta professionale attenta e scrupolosa ma anche la "profonda umanità". Mugnaini era iscritto all'Ordine dei giornalisti della Toscana dal 1987.
“Oltre alle sue indiscutibili capacità professionali, al rigore e all’impegno totale profuso nel lavoro, di Domenico vogliamo ricordare la grande umanità e la dedizione completa che ha sempre dimostrato nel servizio alla Chiesa", sono poi le parole delle Misericordie della Toscana. “Nella malattia ha dimostrato ancora una volta una grandissima forza e un grandissimo coraggio", è scritto in una nota.
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