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La Toscana non è una regione per neet

Dal 2014 sono più di 50mila i ragazzi entrati nel mondo del lavoro con il programma 'Garanzia Giovani'. In due anni meno 2 per cento di ragazzi a casa

C'è chi ha lasciato la scuola perché non trovava più nello studio una motivazione, c'è chi, terminato il proprio percorso di istruzione, non riusciva a trovare la propria strada e c'è chi, dopo aver ricevuto qualche porta in faccia, ha perso fiducia in se stesso. Su questa fetta di popolazione tra i 15 e i 29 anni, dal 2014 è intervenuto il programma 'Garanzia Giovani' della Regione Toscana che in quattro anni ha permesso a oltre 50mila dei 70mila giovani presi in carico dai Centri per l'impiego di trovare la propria strada, ovvero un lavoro. 

Lo hanno detto gli stessi ragazzi che hanno partecipato all'evento 'Futuro in Garanzia' organizzato dalla Regione Toscana nella sede della presidenza regionale a Firenze. Con loro, rappresentanti delle istituzioni europee, nazionali e regionali per fare il punto sulle misure adottate in materia di occupazione giovanile. Un percorso iniziato già prima del 2011, quando la Toscana ha battezzato il progetto 'Giovanisì' che ha coinvolto 252.600 giovani. Una fetta importante delle risorse arriva dal Fondo Sociale Europeo, che ha una dotazione di 733 milioni, il 35 per cento del quale destinate ai ragazzi tra i 15 e i 29 anni. 

Per quanto riguarda Garanzia Giovani, è stato spiegato, nel 2018 terminerà la prima fase del programma e prenderà avvio la seconda, per il periodo compreso tra 2018 e 2020: le risorse per l'Italia ammontano a 1,27 miliardi di euro, di cui 29,5 milioni arriveranno alla Toscana.