Lavoro

Confcommercio incalza i sindaci contro le sagre

Lo chiede ai sindaci Confcommercio Toscana: "Facciamole ripartire dopo la riapertura di sale da ballo, fiere ed eventi straordinari"

Confcommercio Toscana ha chiesto ai Comuni di non autorizzare sagre e feste paesane ed anzi di posticipare il via libera rispetto alla data fissata dal governo, il 15 Giugno, per permettere ai ristoratori di prendere una boccata d'ossigeno senza dover competere con eventi di somministrazione paralleli.

"Sarebbe come mettere sul mercato concorrenti che agiscono con altre logiche - ha spiegato il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - Sarebbe profondamente ingiusto per le imprese che in questi mesi non hanno potuto svolgere la propria attività e per tutti i lavoratori che sono stati in cassa integrazione e che ora rischiano di perdere il posto se le cose non migliorano".

Confcommercio sottolinea che, riaprendo dal 15 Giugno, le sagre scavalcherebbero nella riapertura attività omologhe come sale da ballo, fiere straordinarie e grandi eventi, che invece sono ancora assenti dal cronoprogramma del Governo.

"Il Covid ha reso più drammatiche questioni che esistevano anche prima - ha commentato la vicedirettrice della Confcommercio aretina Catiuscia Fei - Sono anni che la nostra associazione di categoria si batte per riportare sagre e feste paesane alla loro dimensione più vera, mettendo al bando chi invece vuole fare lucro e si maschera sotto presunti scopi sociali. Se già prima era poco tollerabile, lo è assai meno ora che ci sono tanti pubblici esercizi allo stremo, in procinto di chiudere per sempre o con i dipendenti in cassa integrazione".