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"Non c'è stata una causa naturale per la voragine"

Lo ha detto il sindaco Nardella durante l'ultimo sopralluogo nel cantiere per la messa in sicurezza della frana sul lungarno Torrigiani

Non si sono fermati neppure per la festa della Repubblica i lavori sul lungarno Torrigiani per il ripristino dell'enorme voragine che si è aperta a poche centinaia di metri dal Ponte Vecchio il 25 maggio scorso.

Il sindaco Nardella ha effettuato un nuovo sopralluogo (portando le paste agli operai) e ribadito ai giornalisti che l'obiettivo è quello di chiudere il cantiere entro cinque mesi, per presentarsi in modo adeguato alle celebrazioni per i 50 anni dall'alluvione del 1966.

Per quanto riguarda le indagini sulle cause della frana, Nardella - da giorni in aperta polemica con il gestore idrico, Publiacqua, sulle responsabilità e gli eventuali errori umani che potrebbero essere alll'origine della voragine (vedi articoli collegali, ndr) - ha ribadito le conclusioni a cui sono giunti ieri i geologi dell'Università di Firenze che hanno esaminato le immagini dell'area del lungarno scattate dai satelliti nei giorni precedenti allo sprofondamento.

"Le immagini dei satelliti hanno chiarito che, prima del 25 maggio, non ci sono stati movimenti di alcun tipo - ha detto il sindaco - Quindi non vi è una causa naturale per la voragine".

Guarda la video-intervista integrale a Dario Nardella