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Notte di rivolta in carcere, un agente ferito

La protesta nelle carceri italiane ha toccato anche Pisa, Firenze e Prato. Appiccato il fuoco suppellettili. Emergenza domata nella tarda notte

Rivolte nelle carceri toscane, da quello di Prato la protesta si è allargata a quello di Pisa e Firenze. I detenuti hanno protestato per chiedere misure per il contenimento del contagio da Covid-19 nei penitenziari, provvedimenti che vadano oltre la sospensione delle visite dei familiari e delle tende per il triage allestite davanti ad alcune case di pena, nove in Toscana.

Nel carcere Don Bosco di Pisa sarebbero stati decine i detenuti coinvolti, alcuni dei quali hanno incendiato suppellettili e masserizie. Qui un agente di polizia penitenziaria è rimasto ferito, non in modo grave, ma è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. I disordini hanno portato all'esterno del carcere pisano una cinquantina di agenti di polizia e carabinieri.

Anche Firenze nel carcere di Sollicciano proteste dei detenuti con grida e oggetti sbattuti contro le sbarre delle celle, ma la protesta è stata contenuta.

A Prato la situazione è rientrata in serata, dopo che i detenuti avevano dato alle fiamme alcuni materassi e occupato un'intera sezione, una mediazione aveva ricondotto la protesta all'esaurimento.