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"Ora rivedere l'assetto degli aeroporti toscani"

Dopo la bocciatura della variante al Pit da parte del Tar, i comitati scrivono al governatore della Toscana Rossi: "Peretola resti city airport"

Una lunga lettera in cui i comitati per la difesa del territorio toscano spiegano, rivolgendosi al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, quelle che le secondo loro sono le priorità dopo la sentenza del tribunale amministrativo che ha accolto il ricorso contro la realizzazione dell'ampliamento dell'aeroporto di Firenze e annullato il piano di indirizzo territoriale regionale nella parte in cui fissa l'ampliamento dello scalo secondo lo schema della pista parallela-convergente' rispetto all'autostrada.

I punti accolti del ricorso, secondo i comitati, "sono sufficienti a mettere in luce la debolezza - se non l'illegittimità - di tutta la procedura seguita da Enac e da Toscana Aeroporti in questa vicenda, alla quale la stessa Regione da lei presieduta si è purtroppo allineata rinunciando a qualsiasi ruolo autonomo". 

"L'unica seria prescrizione, che va assunta con urgenza - aggiungono - è quella di rivedere tutto l''assetto degli aeroporti toscani, potenziare il collegamento ferroviario con l''aeroporto di Pisa, da Firenze e dalle altre città, per lasciare alla pista di Peretola il ruolo di city airport come è stato più volte affermato, ma troppe volte smentito dai progetti megalomani". E, si legge ancora nella lettera firmata dal presidente della Rete dei comitati Paolo Baldeschi: "Vedrà che in questo modo anche la soluzione dell''Alta Velocità in superficie, senza tunnel, che a Lei sembra così peregrina, troverà la sua collocazione in un serio e coerente progetto relativo all'intera mobilità in Toscana: ci piacerebbe vedere la Regione impegnata su un progetto di questo genere piuttosto che nella difesa a oltranza delle grandi opere inutili e per giunta strampalate".