Monitor Consiglio

Ordigno Tribunale Pisa, rivedicazione allarmante

"Pd scatenato su scontri davanti a liceo, ma silente su vera minaccia"

Elena Meini

“Un atto dimostrativo, ma non per questo meno preoccupante, anzi. I contenuti della rivendicazione del fallito attentato al Tribunale di Pisa sono per certi versi più preoccupanti dell’atto stesso. Perché testimoniano che i movimenti anarchici e di estrema sinistra sono pronti a colpire le istituzioni in nome della lotta al carcere duro. Nel ribadire solidarietà a chi opera nel tribunale pisano e il ringraziamento a chi sta operando per individuare i responsabili, non posso però non sottolineare il doppiopesismo del Pd e del centrosinistra”.

Così la capogruppo della Lega in Consiglio regionale Elena Meini commenta la rivendicazione anarchica dell’ordigno lasciato davanti al Tribunale di Pisa il 21 febbraio.

“Da giorni infatti, dopo i fatti davanti al liceo di Firenze, decine di esponenti del centrosinistra ad ogni livello speculano su una inesistente minaccia fascista, ma davanti a una minaccia concreta, quale un ordigno solo per caso non esploso, dicono poco o niente. E non certo perché contigui alla galassia anarchica, ma semplicemente perché alimentare la narrazione di un fantomatico ritorno del regime è funzionale al loro disperato tentativo di risalire la china nei consensi. E poco importa – attacca la capogruppo leghista in Toscana - se così facendo inaspriscono il clima sociale. La Lega, a differenza loro, non ha esitazioni nel ribadire che la violenza non è mai, chiunque la commetta, accettabile. Non siamo noi quelli disposti a trovare attenuanti o giustificazioni, o peggio quelli che dicono ‘sono compagni che sbagliano’. Perché proprio quell’approccio permise al terrorismo di prosperare. Le tensioni sociali stanno salendo in maniera preoccupante, e chi ha ruoli politici e istituzionali dovrebbe fare di tutto per abbassarle. Chi al contrario le alimenta se ne assuma la responsabilità” conclude Meini.