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Il ministero blinda il pane toscano dop

Riconosciuto formalmente il Consorzio di tutela che comprende diciotto soci tra panificatori e mulini. Ogni anno prodotto un milione di chili

Il ministero delle politiche agricole ha riconosciuto formalmente il Consorzio di tutela del pane toscano dop, scandendo in questo modo un passaggio fondamentale nella valorizzazione del prodotto che proprio quattro anni fa, era il febbraio del 2016, ebbe il via ufficiale alla dop, la denominazione di origine protetta. 

Ad annunciare ufficialmente il riconoscimento è stato l'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi a Firenze. Il pane toscano dop si caratterizza per l'assenza di sale in fase di produzione e proprio questo lo rende perfettamente abbinabile ai cibi saporiti. Gli ingredienti sono la farina di grano tenero, l'acqua e il lievito madre. 

Al momento i soci del Consorzio di tutela del pane toscano dop sono diciotto tra panificatori e mulini e la produzione supera ormai il milione di chili all'anno attraverso quindici quintali di grano. 

Il traguardo raggiunto dal pane toscano dop arriva a quasi vent'anni dall'inizio del percorso: era il 2001, infatti, quando fu presentata la domanda di riconoscimento della dop. Nel 2006, poi nacque una struttura consortile cooperativa sfociata nel 2019 nella costituzione del Consorzio di tutela che rappresenta non solo i soci ma tutti gli operatori della filiera coinvolti nella produzione, cioè imprese agricole, molitori e panificatori.