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"Paolo Poli, addio ad un maestro"

Cultura a lutto per la scomparsa dell'attore fiorentino: un artista eclettico, capace di ridere e far riflettere, rimanendo sempre libero

Si moltiplicano gli attestati di cordoglio e di stima da parte del mondo della politica e della cultura dopo la notizia della morte ieri a Roma di Paolo Poli. "Con lui se ne va un artista eclettico e sperimentatore, nei suoi spettacoli ha sempre saputo conquistare il pubblico con la sua pungente ironia, la sua vivacità" ha dichiarato in una nota il ministro della cultura Dario Franceschini, che ha voluto rivolgere "un pensiero affettuoso alla sorella Lucia e a tutta la famiglia".

"Con il suo teatro libero e anticonformista - ha ricordato la vicepresidente del senato, Valeria Fedeli - ha fatto ridere e riflettere tante generazioni, mettendo in ridicolo i pregiudizi, gli stereotipi e i luoghi comuni".

"Era allergico alla retorica - il commento del senatore Andrea Marcucci (Pd), presidente della commissione Cultura a Palazzo Madama - per definirlo basta una parola: è stato un maestro, un grande artista della parola, che non si è mai preso troppo sul serio. È stato soprattutto un uomo libero". 

"Addio a un maestro dell'ironia e dello sberleffo a un uomo libero e intelligente, con una comicità irriverente, sottile e colta che giocava sui registri più diversi" il saluto del presidente toscano Enrico Rossi, che assieme alla vicepresidente Barni ha espresso il proprio cordoglio e vicinanza alla sorella Lucia e alla famiglia. "Paolo Poli - aggiunge Rossi - si divertiva e ci ha divertito, contribuendo a spezzare stereotipi e pregiudizi e lasciandoci un patrimonio di lucidità e leggerezza".