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Acidini e Paolucci non hanno commesso abusi

Archiviata l'inchiesta che vedeva i due ex soprintendenti indagati per abuso d'ufficio nella stipula delle polizze assicurative per le opere d'arte

Nessun abuso. Inchiesta archiviata. Lo ha deciso il gip del tribunale di Firenze Angelo Antonio Pezzuti. 

Gli ex soprintendenti del Polo museale fiorentino Antonio Paolucci e Cristina Acidini erano stati indagati insieme ad altre quattro persone per la stipula delle polizze con Axa-art e Synkronos srl per l'assicurazione delle opere prestate ai musei nel mondo e per il loro trasporto in occasione di mostre ed esposizioni. 

La prima convenzione fu firmata da Paolucci, ex ministroper i Beni Culturali del governo Dini e  poi direttore dei Musei Vaticani nell'autunno 2006, poco prima del passaggio a Roma. Fu poi confermata da Cristina Acidini.  

Secondo l'accusa entrambi avrebbero violato le norme europee che prevedono, per la scelta della compagnia assicurativa, il ricorso alla gara quando l'ammontare della polizza assicurativa superi i 50mila euro. 

E' stato il pm Leopoldo De Gregorio a chiedere l'archiviazione dopo che gli elementi raccolti hanno portato alla conclusione che non ci sono stati abusi. Per il gip, dalle indagini è emerso che la stipulazione di polizze con le due compagnie prevedevano effettivamente la maturazione di un bonus a favore della Soprintendenza, pari a circa il 20 per cento del premio assicurativo pagato dagli enti, ma che lo stesso bonus è stato detenuto direttamente dalle compagnie assicuratrici e reimpiegato per la fornitura di beni e servizi per la stessa Soprintendenza e non per interessi privatistici