Cronaca

Parricidio, Giacomo resta nella casa-famiglia

Il diciottenne che nel febbraio scorso uccise il padre a fucilate non tornerà in carcere ma resterà agli arresti domiciliari in una struttura protetta

Il Tribunale del riesame di Firenze ha deciso che Giacomo Ciriello resterà agli arresti domiciliari in una casa-famiglia che lo ospita da tre mesi. Il ragazzo, appena diciottenne, è accusato di aver ucciso a fucilate il padre nell'abitazione di famiglia a Lucignana, nella Val di Chiana (vedi qui sotto gli articoli collegati).

Era stata il pubblico ministero Laura Taddei a chiedere la revoca dei domiciliari, non concessa.

I difensori di Giacomo stanno analizzando con medici e psichiatri le condizioni mentali del ragazzo per accertare se, al momento dell'omicidio, era capace di intendere e di volere.