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Una parrucca per sentirsi meno malate

Sono confermati anche per quest'anno i contributi per le donne colpite da alopecia a seguito di patologie onclogiche e non. Ecco come funziona

Una parrucca può servire a sentirsi meno malate. E infatti sono state 15.962 tra il 2013 e il 2021 le persone, quasi tutte donne, che hanno beneficiato del contributo regionale destinato all'acquisto di parrucche per chi sia colpito da alopecia a seguito di patologie oncologiche e non.

Ebbene: il contributo regionale fino a 300 euro, che può arrivare a 900 in casi di particolare gravità, è confermato anche per il 2022. Per l’erogazione la Regione con apposita delibera ha assegnato alle tre Asl toscane 630mila euro complessivi

Il contributo può essere erogato a chi ne ha diritto annualmente. Per richiederlo occorre presentare la certificazione medica e la documentazione relativa alla spesa effettivamente sostenuta (fattura, scontrino fiscale) alla Asl di residenza. La patologia deve essere ovviamente individuata da uno specialista.

La Regione finanzia questo contributo dal 2006. Dal 2008 è stato esteso anche alle persone con alopecia conseguente ad altre patologie, oltre a quelle oncologiche. Le persone che beneficiano del contributo sono quasi tutte donne.

Dal monitoraggio annuale condotto dalla Regione risulta che dal 2013 al 2021 sono state 15.962 le donne che hanno beneficiato del contributo: 1.762 nel 2013, 1.938 nel 2014, 1.899 nel 2015, 1.916 nel 2016, 1.760 nel 2017, 1.803 nel 2018, 1.785 nel 2019, 1.449 nel 2020 e 1.650 nel 2021.

"La Toscana è stata la prima ed è tra le poche Regioni italiane che ha inserito la fornitura di parrucche tra i livelli essenziali di assistenza regionali, non prevista a livello nazionale - spiega l'assessore regionale alla salute Simone Bezzini -. Riteniamo che le parrucche svolgano un ruolo significativo negli aspetti relazionali e interpersonali e nelle fasi di recupero della qualità di vita. E’ per questo motivo che garantiamo il contributo anche per il 2022 nell’ambito delle prestazioni di assistenza protesica, messe a disposizione di cittadine e cittadini toscani”.