Attualità

Passeggeri a rischio Covid registrati in aeroporto

Da questa mattina il personale sanitario presso gli scali di Firenze e Pisa effettua controlli sui passeggeri provenienti da territori extra Schengen

Da questa mattina, in Toscana, personale dell'Azienda sanitaria effettua controlli negli aeroporti di Pisa e Firenze su chi proviene da aree extra Schengen, come stabilito da un'ordinanza firmata dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.

Presso il Galileo Galilei di Pisa e l'Amerigo Vespucci di Firenze chi proviene dalle aree extra Schengen, da questa mattina, viene indirizzato alle stazioni di accoglienza per i viaggiatori in arrivo, per essere registrato e sottoposto a 14 giorni di isolamento fiduciario con sorveglianza attiva con la possibilità di sottoporsi ai test sierologici e ai test molecolari ed in conseguenza di un risultato positivo essere sottoposti ad isolamento negli alberghi sanitari. 

Il presidente toscano ha spiegato nelle scorse ore “Si stima che nelle prossime settimane negli scali toscani arriveranno 400-500 persone al giorno da aree extra Schengen. Controllare questi arrivi non è così complicato. Posso arrivare a questo, ma non posso arrivare a dire cosa si deve fare su Milano, Roma, Bologna. Ecco perché chiedo un provvedimento di carattere nazionale. Non possiamo abbassare la guardia. Sono stati fatti tanti sacrifici per uscire dal periodo peggiore dell’epidemia e dobbiamo continuare a essere prudenti e responsabili”.

Dal 1 luglio, è consentito l’ingresso nel territorio nazionale di cittadini residenti in Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia Uruguai. Il rientro da Stati diversi è consentito solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza, per motivi di salute, per comprovate ragioni di studio o in caso di rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Tutte le persone che tornano in Italia da tali Stati, anche se asintomatiche, sono obbligate a sottoporsi a sorveglianza sanitaria e all'isolamento fiduciario per un periodo di 14 giorni e a comunicare immediatamente il proprio ingresso al Dipartimento di Prevenzione della competente Azienda sanitaria.

Dal 9 luglio, sono vietati l'ingresso e il transito nel territorio nazionale alle persone che nei 14 giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Kosovo, Macedonia del Nord, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Perù,Repubblica Dominicana e Serbia.