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Patto toscano per superare i campi rom

Un milione e mezzo per trovare nuove sistemazioni a chi vive nei campi e 600mila euro contro l'abbandono scolastico. Intesa tra Regione e Comuni

Superare i campi rom e integrare rom e sinti che vivono in Toscana, molti da decenni. Sono gli obiettivi del protocollo proposto dalla Regione ai Comuni toscani e già firmato da quelli di Firenze, Prato, Lucca, Sesto Fiorentino e Carrara. Due i fronti di azione: 500mila euro nel 2018 e un altro milione nel 2019 per ristrutturare e bonificare spazi per offrire soluzioni abitative, e 600mila euro per contrastare l'abbandono scolastico dei 700 bambini che vivono nei campi rom.

"In Europa ci portano per bocca e ci definiscono come il ‘paese dei campi nomadi'. E' una situazione innaturale e a volte indecorosa - ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – ma per superarla la soluzione non sono le ruspe, che spesso spostano il problema solo un po' più in là". "Con le nostre azioni – prosegue - noi pensiamo di dare un ulteriore contributo a quanto già fatto negli ultimi quindici anni".

La Regione interverrà al massimo fino a metà della spesa e il resto lo dovranno aggiungere i Comuni anche con progetti presentati in forma associata. Sulla polemica sul rischio che gli italiani siano scavalcati nell'assegnazione delle case popolari, Rossi ha poi detto: "Tutte le etnie sono soggette alla stessa legge e agli stessi diritti. Lo dice la Costituzione e gli alloggi di edilizia pubblica si assegnano e saranno assegnati in base alla legge. Se fosse altrimenti, sarebbe un reato".

La Regione ha poi rinnovato l'appello alle forze dell'ordine a entrare nei campi rom per controllare che chi vi si trova sia in regola. Il protocollo siglato prevede anche la creazione di un tavolo istituzionale di monitoraggio composto da tutti i sottoscrittori.