Quindici arresti nel 2022 e già 3 nel 2023. Centouno denunce nel 2022 e già 21 nel 2023. Sono i dati che definiscono il trend in aumento, in Toscana, dei reati connessi allo sfruttamento sessuale dei minori online, diffusi dal centro operativo della polizia postale per la Toscana in occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia. Con una notazione che va oltre i numeri: sempre più spesso il fenomeno vede minorenni toscani quali autori di reato.
Nel dettaglio, la PolPosta nel 2022, ha denunciato 101 persone, effettuato 15 arresti e 90 perquisizioni su tutto il territorio regionale, registrando, rispetto agli anni precedenti, un sostanziale aumento dei casi inerenti alla pedopornografia e all’adescamento online, relativamente a tutti gli indici rilevati (arresti, attività di perquisizione e persone denunciate).
Dall’inizio del 2023, infine, il Centro operativo della polizia postale per la Toscana ha denunciato 21 persone, effettuato 3 arresti e 8 perquisizioni in ambito regionale, per reati connessi allo sfruttamento in rete di minori.
"Si assiste ad un considerevole aumento del numero di minori coinvolti, quali autori di reato, nei reati attinenti alla pedopornografia, con particolare riguardo alla detenzione e alla cessione di materiale pedopornografico", spiega la polizia postale il cui Centro operativo cura molte iniziative destinate ai ragazzi per costruire una cultura dell’uso consapevole e responsabile della rete.
In particolare, tra le numerose attività di polizia giudiziaria, nel Dicembre 2022 è stata eseguita l’operazione Dictum che ha consentito di denunciare 31 persone, tutte residenti in Toscana, che all’interno di un noto servizio estero di cloud storage si procuravano e condividevano immagini e video realizzati utilizzando minorenni.
Cinque di questi indagati sono stati arrestati in flagranza di reato, durante l’esecuzione delle attività di perquisizione disposte a loro carico dalla procura, perché trovati in possesso di un’ingente quantità di materiale pedopornografico.