Cronaca

Fase 3 con l’incubo delle mascherine irregolari

Impennata di operazioni dei Nas per sequestrare i dispositivi non a norma. Sequestri in tutta Italia, il più grosso a Livorno

Foto di repertorio

Nella Fase 3 dell’emergenza coronavirus continua a impreversare in Toscana, come in tutta Italia, il problema dei dispositivi anti-Covid non a norma: mascherine in primo luogo. Lo dimostrano le numerose operazioni dei carabinieri del Nas in tutta la penisola. 

La più grossa tra quelle messe a segno negli ultimi giorni riguarda Livorno, dove i militari hanno sequestrato una partita di 120.000 mascherine vendute come dispositivi medici ma che, dalla documentazione, risultavano diverse per origine e qualità dai dispositivi dichiarati. Denunciato un cittadino cinese che, a quanto risulta, le ha immesse sul mercato. 

Un altro sequestro di mascherine era stato messo a segno pochi giorni fa dalla guardia di finanza di Siena. 

Altre operazioni dei Nas sono state portate a termine, sempre sul fronte dei dispositivi di protezione irregolari, a Napoli, Palermo e Milano. Oltre alle mascherine sono state sequestrate anche migliaia di visiere di protezione in plastica importate senza autorizzazione.