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Tutti prosciolti dopo la truffa alle assicurazioni

L'udienza preliminare è durata due anni e per i 52 imputati è scattata la prescrizione. Solo in due andranno a processo, ma per altri reati

L'udienza preliminare record, che per due anni ha visto spulciare una per una le carte dei falsi incidenti che alla fine sono emersi, alla fine si è conclusa. Il problema, però, è che i fatti risalgono al 2006, 2007 e 2008: anni troppo lontani e allora ecco che scatta la prescrizione. 

Nelle truffe sono coinvolti avvocati, medici legali, titolari di agenzie infortunistiche e personaggi che si prestavano a simulare gli incidenti attestando il falso. Le principali compagnie assicurative, invece, si sono costituite parti civili.

La lunga durata del processo è da imputare alla quantità di incidenti da ricostruire ma anche alla complessità delle notifiche e agli avvicendamenti di pm titolari dell'inchiesta e dei gup. 

I due che andranno a processo, non per il reato di truffa, sono un avvocato che esercita a Firenze e che è considerato il reale ''promotore'' delle truffe e un uomo che lo supportava nell'attività dedicata ai falsi incidenti stradali. Ora devono rispondere di riciclaggio, per aver impiegato soldi ottenuti dalle compagnie assicurative come risarcimenti dei danni fittizi. 

Per l'avvocato scatterà anche il processo per associazione a delinquere a fini di truffa alle assicurazioni, reato di rango più alto rispetto alla semplice truffa e quindi corredato da un tempo di prescrizione più alto. Anche in questo caso, comunque, tempi lunghi:l'inizio del processo è fissato il 6 giugno 2017 davanti al collegio della prima sezione penale del tribunale di Firenze.