Monitor Consiglio

​Pisa: la vita d’inferno degli operatori sanitari

"Necessario aumentare gli organici ed assicurare maggiore sicurezza a queste persone. Faremo un sopralluogo per verificare di persona le criticità.”

Elena Meini

“Pisa: la vita d’inferno degli operatori sanitari impiegati nel carcere Don Bosco. 

“Oltre all’atavico problema relativo alla carenza d’organico degli agenti della Polizia penitenziaria, operativi presso il carcere Don Bosco di Pisa - afferma Elena Meini, Consigliere regionale della Lega - vi sono altri operatori, quelli sanitari, che lamentano di dover lavorare in condizioni di estremo disagio, nonché pericolose.” 

“Una vita da inferno - prosegue il Consigliere - costellata da vessazioni psico-fisiche, minacce di ogni tipo, turni stressanti che mettono, quotidianamente, a dura prova le circa venti persone che devono occuparsi di alcune centinaia di detenuti.” 

“Una situazione allucinante - precisa l’esponente leghista - aggravata dal fatto di essere numericamente pochi e con mezzi davvero ridotti all’osso.” 

“Sono lavoratori - sottolinea la rappresentante della Lega - spesso, purtroppo, soggiogati dai detenuti, nonostante il generoso supporto degli agenti che, però, essendo sotto organico, talvolta non possono affiancare tali operatori nei vari interventi assistenziali.” 

“Insomma - conclude Elena Meini - è inaccettabile quanto hanno descritto questi operatori sanitari; per verificare personalmente questo drammatico stato di cose, mi attiverò, dunque, per effettuare un sopralluogo nell’istituto di pena, magari accompagnata dall’On. Manfredi Potenti che è membro della Commissione Giustizia.”