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In Toscana ponti e strade ai raggi X

Siglato in Regione un protocollo con Comuni, Province e Metrocittà per aumentare i controlli sullo stato delle 10mila strade e dei 5mila ponti toscani

Dopo la tragedia del crollo del ponte Morandi che il 14 agosto è costata la vita a 43 persone a Genova la Toscana stringe ancora di più le maglie dei controlli già capillari sui 5mila ponti e sulle 10mila strade regionali, comunali e provinciali presenti nella regione. Lo stabilisce il protocollo siglato a Firenze dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, dell'Unione delle province Luca Menesini, di Anci Toscana Matteo Biffoni e dal consigliere della Città Metropolitana di Firenze Andrea Ceccarelli.

"La Toscana non è impreparata sul tema della sicurezza delle infrastrutture – ha detto Rossi - anzi è avanti perché è l'unico soggetto in Italia che ha a disposizione un sistema satellitare di controllo, tuttavia l'evento drammatico di Genova ci costringe a fare di più. Vogliamo fare un'analisi sistematica di tutti i ponti, delle strade regionali, provinciali e comunali della Toscana per ‘scovare' anche criticità magari poco evidenti. Li passeremo in rassegna uno ad uno, faremo una linea guida per fare in modo che il monitoraggio sia svolto in maniera omogenea in tutta la Regione, stabiliremo ogni quanto tempo ciascuna infrastruttura dovrà essere ricontrollata. E' un tema essenziale perché riguarda la sicurezza e la vita dei cittadini, per questo come sistema degli enti territori ali abbiamo fissato un metodo di controllo e lo comunicheremo ad Autostrade, Anas ed al Ministero, ma vorremmo anche sapere quale metodo di controllo sarà adottato sulle strade di competenza statale, sulle ferrovie e sulle autostrade, visto che i toscani si spostano anche fuori dalla regione".

Dal 2001 a oggi in Toscana sono stati investiti un miliardo e 200mila euro per il monitoraggio delle infrastrutture. Ora il protocollo prevede la costituzione di un gruppo di lavoro che dovrà stabilire un modello con parametri omogenei per verificare ponti e strade. Poi le squadre di tecnici inizieranno i rilevamenti.

Il monitoraggio durerà qualche mese, al massimo un anno alla fine del quale saranno stabilite le priorità degli interventi in base alla loro urgenza.