Attualità

Poste cambia la consegna delle raccomandate

Dal 10 aprile, nei capoluoghi di provincia, atti, raccomandate e pacchi non recapitati a domicilio non saranno più disponibili in un ufficio dedicato

Dal 10 aprile Poste italiane ha cambiato nelle città capoluogo di provincia le modalità di consegna agli utenti degli atti giudiziari, delle raccomandate e dei pacchi che non sono stati recapitati a domicilio dai postini perchè i destinatari non erano in casa.

Fino ad oggi esisteva un ufficio appositamente dedicato a questo tipo di servizio in un ogni città. Dai ieri invece le raccomandate non recapitate potranno essere ritirate presso uno dei vari uffici postali disseminati nei quartieri, con due giorni di ritardo in più rispetto ad oggi. Ufficio e data di consegna saranno specificate nel tagliando che i postini lasceranno in cassetta ai destinatari ma è probabile che, soprattutto all'inizio, il nuovo sistema crei problemi e inefficienze. Anche perchè Poste non ha previsto alcun potenziamento di personale negli sportelli prescelti.

"Siamo molto preoccupati per questa fase di avvio - ha commentato la segreteria regionale toscana della Failp Cisal - In primo luogo sono state diramate disposizioni organizzative da Roma solo nelle ultime ore e poi il servizio sarà effettuato con modalità diverse per ciascun ufficio postale della città". 

"Un avvio tanto unilaterale quanto frettoloso del progetto comporterà inevitabili disservizi - conclude il sindacato - E ancora una volta ne sarà responsabile l'azienda e nessuno degli operatori degli uffici postali".

Molti critica anche Uilposte Toscana.

"Contro un’azienda arrogante e poco incline alla trattativa, la Uilposte Toscana ha deciso di aprire un formale conflitto di lavoro su tutti gli ambiti aziendali regionali per approfondire le ricadute sui lavoratori - ha annunciato Renzo Nardi, segretario generale di Uilposte Toscana -  Non è accettabile che non ci sia un confronto serio e puntuale su un tema così delicato che va a toccare la vita dei lavoratori e dei cittadini".