Attualità

Poste verso lo sciopero generale

Si inasprisce la protesta contro la riorganizzazione prevista dall'azienda e contro la decisione di consegnare la posta a giorni alterni

Il messaggio è chiaro: "Se Poste Italiane continua a non ascoltarci siamo pronti allo sciopero generale", dicono le segreterie della Uilposte e Slc-Cgil della Toscana.

Per ora l'unico sciopero confermato, comunque, resta quello degli straordinari dal 9 giugno all'8 luglio per tutti i postini e gli sportellisti della Toscana, dopo quello già proclamato dal 2 al 25 maggio.

"In assenza di risposte da parte dell'azienda l'unico modo per farci ascoltare è lo sciopero - sottolineano il segretario regionale della Uilposte Renzo Nardi e il segretario della Slc-Cgil Graziano Benedetti - Oggi scioperiamo sugli straordinari, ma domani siamo pronti a mettere in campo uno sciopero generale se Poste Italiane continuerà a ignorare le nostre richieste. Innanzitutto sospendere immediatamente il progetto di recapito a giorni alterni. In secondo luogo provvedere alla carenza strutturale degli uffici postali, che crea difficoltà sia ai lavoratori che ai clienti, soprattutto con le ferie estive alle porte".

Il recapito a giorni alterni ha tagliato 61 zone sulla Provincia di Arezzo e ne taglierà 41 sulla Provincia di Prato. Questo significa, dicono i sindacati, oltre 100 posti di lavoro persi. "In questo quadro già preoccupante - proseguono Nardi e Benedetti -, il ministero ha annunciato la vendita di un ulteriore quota di azioni di Poste perdendo di fatto il controllo della maggioranza dell'azienda. Crediamo che la privatizzazione totale non sia la strada da intraprendere, ma anzi sia un percorso che mette a rischio posti di lavoro e l'essenza stessa del servizio universale".