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E' toscano il seggiolino per non scordarsi il bebè

Ideato dagli studenti dell'Itis di Bibbiena, avvisa i genitori nel caso dimentichino il loro bimbo a bordo dell'auto. Presentazione al governo

Nasce dal mondo della scuola pubblica una tecnologia capace di evitare tragedie purtroppo sempre più frequenti, come quelle dei bambini uccisi da temperature troppe elevate perché dimenticati in auto dai genitori nei mesi estivi. 

L'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli,  dopo la tragedia avvenuta a Vada nello scorso mese di luglio e costata la vita ad una bambina di pochi mesi, aveva scritto al ministro Graziano Delrio ed al viceministro Riccardo Nencini per segnalare al Governo l'esistenza di un dispositivo, ideato e brevettato tre anni fa da una scuola di Bibbiena, capace di 'avvisare' i genitori nel caso in cui il bambino resti chiuso in macchina.

Oggi l'incontro tra la scuola, l'Istituto Fermi di Bibbiena, il viceministro Nencini e l'assessore Ceccarelli per valutare le possibili applicazioni del congegno.

Il seggiolino, denominato Ricordati di me, avvisai genitori che lasciano il figlio chiuso in auto facendone lampeggiare le frecce, facendo suonare il clacson e addirittura inviando sms ai loro cellulari e ad altri numeri impostati.

Perchè il 'sistema di allarme' scatti devono verificarsi contemporaneamente quattro condizioni: il bambino deve essere seduto sul seggiolino, il motore dell'auto spento, il guidatore deve eaver aperto la portiera e deve essere sceso. E' prevista anche la possibilità di attivare un a scheda gps che consenta di localizzare l'auto.

I creatori sono 16 ragazzi di una terza terza classe dell'istituto che hanno lavorato coordinati dal professor Pier Luigi Bargellini con l'assistenza dei tecnici Alberto Larghi e Vasco Claudio Castelli. 

Secondo i realizzatori, la produzione del seggiolino su larga scala non costerebbe molto e potrebbe permettere di salvare numerose vite.