Monitor Consiglio

«Prima il Covid, poi il Governo, per Bezzini Governo, per Bezzini ogni scusa è buona per scaricare le responsabilità»

«E’ a capo della sanità regionale dal 2020, il suo partito gestisce la Regione, e quindi la stessa Sanità, praticamente da sempre, i problemi sono all’ordine del giorno da anni, ma per l’Assessore regionale Bezzini la responsabilità, come affermato anche in Versilia, è dei tagli del Governo, peraltro non ancora votati».

Baldini e Ulmi

Esordiscono così i Consiglieri regionali della Lega, Massimiliano Baldini e Andrea Ulmi, che proseguono: «l’Assessore andrà a Roma a protestare? Bene, si ricordi però anche di quando lui stesso sfugge alle proteste sotto al palazzo della Regione da parte dei Sindacati che hanno il coraggio di denunciare lo stato disastroso della sanità regionale».

«Con la Riforma dell’articolo 5, lo Stato ha demandato alle Regione la gestione della Sanità e le linee organizzative, la proposta di Legge avanzata da Bonaccini e Giani di fissare nel 7,5% del PIL gli investimenti sanitari è demagogica e strumentale visto che ogni Legge deve avere una copertura finanziaria reale per essere approvata. I problemi sono gli stessi da anni, perché non si sono fatti vivi quando erano al governo con il Ministro Speranza?! – si domandano i Consiglieri regionali – chiedono “più sanitari”, ma non parlano di razionalizzazione delle spese, chiedono – e siamo d’accordo – l’abbattimento del tetto di spesa per il personale sanitario, fermo al 1,4% dal 2004, ma non possono usarlo come foglia di fico per nascondersi. Incomincino, intanto, a razionalizzare ed a programmare in modo serio, non come è stato con i medici di medicina generale, la cui carenza era prevista da almeno 10 anni».

«Servono più operatori sanitari sul campo e meno amministrativi ed invece vediamo il nuovo DG del Meyer bandire un concorso per un addetto alla comunicazione tra i primi atti. Le elezioni europee si avvicinano ed il PD regionale, spaccato tra le correnti e in difficoltà, inizia con gli attacchi strumentali al Governo – concludono Baldini e Ulmi - ma i cittadini toscani non sono sprovveduti, sanno benissimo chi ringraziare, ad esempio, per la riforma del 2015, per le liste d’attesa, gli ospedali periferici svuotati, il personale operativo ridotto all’osso e la carenza di medici e della medicina territoriale. Sia chiaro, qualora si volessero affrontare le problematiche della Sanità regionale in modo serio e strutturato, la Lega non si tirerebbe certo indietro, ma forse a qualcuno fa comodo lo stato attuale».