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In guerra col gestore telefonico? Ci pensa Corecom

In dieci anni le richieste di conciliazione sono passate da 250 a 6000. Nel 2015 cittadini e imprese sono stati rimborsati con 2,5 milioni di euro

Scegliere la strada della conciliazione, attraverso la consulenza gratuita del Comitato regionale per le telecomunicazioni, piuttosto che intraprendere cause infinite per via ordinaria, conviene.
Questo per lo meno stando ai risultati resi noti dallo stesso Corecom e che si riferiscono ai primi 11 mesi del 2015. 

Sulle 5.551 richieste di conciliazione arrivate, ben 5.199 si sono chiuse nel giro di 60-90 giorni. E di queste l'84% si è concluso con un accordo. Risultato: 2,5 milioni di euro sono tornate nelle tasche dei toscani, vittime di disservizi degli operatori telefonici. 

“Sono dati in crescita – ha detto il presidente Sandro Vannnini – e da questo punto di vista il Corecom è vittima del proprio successo, nel senso che le istanze di conciliazione sono sempre in aumento”.

Anche perchè le cause dei contenziosi sono numerose. Dal traffico addebitato in maniera impropria, ai problemi di migrazione da un gestore all'altro, ai servizi addebitati ma non richiesti me viceversa a quelli richiesti e non forniti, ai problemi sulla tenuta e sulla funzionalità dell'Adsl.

I cittadini - ha spiegato Vannini - escono da noi nell'84 per cento dei casi con un accordo e, quindi, con un importo che devono riscuotere dalle compagnie per un'attività che non è stata compiuta in maniera perfetta secondo i rapporti contrattuali”. Problemi che investono sia le famiglie che le attività commerciali.