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Prostitute come schiave nella cantina dell'albergo

Il proprietario è stato arrestato per aver tenuto segregate le donne in condizioni disumane. Con lui viveva l'anziana madre abbandonata a se stessa

L'hotel dell'orrore si trova in via Pratese, alla periferia nord di Firenze. Il proprietario, un italiano di 47 anni, è finito in manette con l'accusa di sfruttamento della prostituzione. Per lui il giudice per le indagini preliminari ha disposto i domiciliari. 

Dalle indagini è emerso che l'uomo, oltre a mettere a disposizione le camere della struttura, avrebbe incassato e gestito i guadagni delle donne, e avrebbe fatto loro da ''tassista'' accompagnandole nei luoghi dove si andavano a prostituire. Quando non dovevano lavorare, erano recluse nello scantinato dell'albergo, senza pavimento e in pessime condizioni igieniche. Qui erano stati sistemati dei letti a castello. 

Le più brave, cioè quelle che riuscivano a guadagnare di più, erano premiate con la possibilità di dormire in una delle sei camere dell'hotel, fatiscenti ma senz'altro migliori della cantina. 

L'abitazione dell'uomo si trovava nel sottoscala, dove in una camera gli agenti hanno trovato la sua anziana madre, malata e abbandonata in condizioni pessime. La situazione della donna, ora, sarà segnalata ai servizi sociali. 

Le indagini sono state condotte dalla squadra mobile di Firenze e sono partite da accertamenti eseguiti su un 37enne albanese, che avrebbe sfruttato una delle ragazze che si prostituivano nell'albergo. Ora l'uomo, destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, è ricercato.