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Qualità dell'aria, Toscana migliora ma non basta

Il report Mal'aria di Legambiente dice che i capoluoghi non hanno sforato i limiti Pm10. Ferruzza: "Piane lucchese e pistoiese da allarme sanitario"

Migliora ma non abbastanza la qualità dell'aria in Toscana. E' quanto emerge dal dossier Mal'aria redatto da Legambiente che si riferisce al 2016 e che fa il punto sulla situazione dello smog nelle città e nel territorio regionale.

Riguardo alle polveri sottili i capoluoghi di provincia sono tutti dentro i parametri di legge anche se l'agglomerato fiorentino, la zona di Prato e Pistoia e quella pisana e lucchese evidenziano valori vicini ai limiti. Maglie nere dell'inquinamento sono Capannori e Montale rispettivamente con 44 e 43 giorni di sforamento delle Pm10. Il limite è di 35 giorni annuali. Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana, ha definito la situazione delle piane lucchese e pistoiese "da allarme sanitario".

L'aria migliore si respira nella zona costiera, nelle nove stazioni che vanno da Grosseto a Massa sono solamente 24 i giorni di sforamento delle Pm10.

Legambiente ha proposto alcuni provvedimenti per le città come incrementare le piste ciclabili e pedonali, gli ettari di verde urbano, lasciare fuori dai centri abitati le auto diesel e aumentare i mezzi pubblici. Riguardo a quest'ultimo punto Ferruzza ha citato l'esempio positivo della tramvia fiorentina, nella zona di Scandicci le emissioni sono diminuite in maniera sensibile.

L'obiettivo di Legambiente è quello di mantenere alta l'attenzione sui piani di azione di ogni comune e a livello regionale.