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Quattrocento milioni all'anno per il cinema

Il premier Renzi e il ministro dei Beni culturali Franceschini hanno presentato a Firenze la nuova legge: "Tax credit per creare ricchezza"

Il premier Matteo Renzi

"Quel grande progetto di una legge sul cinema organica non è più un sogno ma una realtà". Queste le parole con cui il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha presentato il disegno di legge approvato nei giorni scorsi al Senato e ora in attesa dell'approvazione della Camera. Assieme a lui, in Palazzo Vecchio a Firenze, il ministro dei Beni e le attività culturali Dario Franceschini

"La nuova legge sul cinema prevede finanziamenti per 400 milioni di euro all'anno e i suo meccanismi superano la commissione e si basano su un automatismo per chi rispetta certi requisiti", ha spiegato il premier. 

Della nuova legge, che Renzi ha auspicato possa essere approvata entro la fine dell'anno, beneficeranno le sale, soprattutto quelle di città che spesso fanno fatica ad andare avanti. "In molti centri storici una sola sala non sopravvive - ha aggiunto a questo proposito il ministro Dario Franceschini -  ora sarà possibile riconvertire in modo più semplice le sale trasformandole in multisala e dando così loro migliori prospettive".

Quella della nuova legge, ha detto il presidente del Consiglio "è una logica che sta segnando tutta l'attività del governo, come per industria 4.0, un meccanismo che supera quello degli amici degli amici". "Non ci interessa solo aumentare il Pil - ha aggiunto - ma in tempo di incertezza globale fare la ricchezza di una nazione passa anche da come facciamo crescere il cinema. Il cinema è uno strumento per i nostri valori".

"Noi - ha poi aggiunto - non stiamo accontentando una fetta di persone. Questa legge non è da addetti ai lavori. Loro vengono dopo. La priorità è dure a Paese è che attraverso l''industria cinematografica ci sono emozioni che sono un pezzo del Paese". 

"Rispetto ai tanti soloni che lo negano il tax credit genera ricchezza", certo "se metti soldi nel filmaccio fatto dagli amici degli amici è chiaro che non c'è ritorno ma se investi in un altro prodotto sì", ha spiegato il premier Matteo Renzi. Secondo le stime del ministero dei Beni culturali, nel 2016 i 170 milioni di euro del tax credit genereranno una ricchezza che supererà il miliardo di euro.

Nessun riferimento, se non di striscio al referendum costituzionale: "Non c'è ancora il bicameralismo non paritario, ma in qualche settimana la legge sarà approvata".