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Ricercatrice toscana premiata in Usa

Giada Bianchi, nata a Pistoia, ha ricevuto il premio per aver svolto degli studi per capire come sconfiggere il mieloma multiplo

Capire come sconfiggere il mieloma multiplo, un tumore che colpisce le plasmacellule del sistema immunitario, togliendo un importante pezzo: la proteina Robo1. E' questa la ricerca portata avanti da Giada Bianchi, Instructor in Medicine nel Departimento di Oncologia della Harvard Medical School di Boston, Massachusetts. 

Nata a Pistoia nel 1981 e cresciuta a Prato, ha vinto il Paola Campese Award for Research on Leukemia degli Issnaf Award 2019, premio che è stato consegnato ieri all'Ambasciata italiana di Washington, durante l'evento annuale di Issnaf, la Fondazione che raggruppa 4 mila scienziati e accademici italiani attivi in Nord America.

"La mia ricerca - spiega Bianchi - si concentra sul mieloma multiplo, un tumore che colpisce le plasmacellule che ci proteggono dalle infezioni producendo anticorpi. Quando queste cellule 'impazziscono' cominciano a riprodursi in modo anomalo e provocano malattie ossee, anemia, problemi renali e ipercalcemia. Il mieloma è un tumore incurabile, secondo per incidenza dopo il linfoma non-Hodgkin. Io sto studiando in particolare la proteina Robo1, un pezzo molto importante del tumore: durante gli esperimenti, in vitro e su modelli animali, togliamo questa proteina dal tumore e vediamo come quest'ultimo si comporta in sua assenza". 

Le sue ricerche potrebbero un giorno portare a sconfiggere il mieloma multiplo, facendo diventare la proteina Robo1 bersaglio di nuovi farmaci e chemioterapie.