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Ato centro in affanno, rifiuti all'Ato Costa e Sud

Lo ha disposto la Regione con un'ordinanza del presidente Rossi in seguito alle difficoltà di smaltimento. Trasferite circa 20mila tonnellate

C'è la ridotta portata della capacità di smaltimento dei rifiuti nell'Ato Toscana Centro all'origine della decisione di trasferire poco meno di ventimila tonnellate di rifiuti nell'Ato Sud presa dalla Regione Toscana che ha annunciato la firma di un'ordinanza da parte del presidente Enrico Rossi. 

In una nota diffusa dalla Regione stessa si legge che il provvedimento è dettato da un "momento di difficoltà segnalato da Ato Centro e dal gestore Alia Spa e dovuto ad alcuni provvedimenti degli organi di controllo che hanno parzialmente bloccato alcuni impianti, già oggetto di diffide da parte della Regione, perché risultati non adeguati, riducendo così la portata della capacità di smaltimento di quest'area"

"A seguito della criticità che è stata segnalata dall'Ato Centro – ha detto il presidente Enrico Rossi – e dettata da una situazione contingente, si tratta di aggiungere poca cosa, in questo caso meno di 20mila tonnellate, e ridistribuire meglio e diversamente i rifiuti nell'Ato Centro. Al tempo stesso il sistema dovrà rispondere migliorando l'adeguamento impiantistico. Con questo atto si chiede al gestore di intervenire su impianti oggetto dello stesso provvedimento, di renderli efficienti per portare a regime la situazione di normale amministrazione. Ovviamente – ha specificato Rossi – tutto questo non c'entra con le vicende dell'impianto di Case Passerini, che se anche fosse partito domani sarebbe stato in esercizio solo fra quattro anni".

L'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni ha poi aggiunto: "Con questo atto viene regolata l'esigenza manifestata dai comuni dell'Ato Centro un mese fa, superando i tempi delle procedure che richiederebbe un nuovo accordo fra Ato. Adesso le 20mila tonnellate in più verranno destinate agli impianti della Costa e del Sud, dando risposta a tutte le problematiche che sono emerse anche sulla stampa di questi giorni".

Gli impianti interessati sono i trattamenti meccanici biologici di Massarosa (Ersu Spa) Massa (Cermec Spa) Legoli (Belvedere Spa), Terranuova Bracciolini (Tb Spa), l'impianto di incenerimento di Poggibonsi (Sienambiente Spa) e le due discariche di Terranuova Bracciolini e Peccioli.