Il primo atto della Terza commissione, ieri, è stato quello di bocciare un ordine del giorno presentato dai consiglieri di minoranza che chiedeva di rinviare la nuova legge regionale per attendere prima la validazione e lo svolgimento del referendum abrogativo della vecchia legge regionale.
Da quel momento in poi è partita la discussione sulla nuova riforma. Il Pd ha presentato 50 emendamenti e il presidente Stefano Scaramelli si è scagliato contro la minoranza. "Già stamani - ha detto ieri Scaramelli al termine della prima riunione - i consiglieri d'opposizione hanno iniziato a dimostrare la volontà di fare solo ostruzionismo, mentre è con il loro contributo ai lavori in commissione, portando idee e proposte, che dovrebbero dimostrare se davvero hanno davvero a cuore la sanità toscana, o se invece la loro è solo strumentalizzazione politica".
Un invito colto al volo dai Cinque stelle. "Presenteremo una quindicina di emendamenti per ribaltare l'impianto complessivo della riforma - ha detto il consigliere del M5S Andrea Quartini -. Proporrò anche di eliminare dal testo della legge il concetto di area vasta".
Una provocazione ma anche un passo avanti in direzione del confronto nel merito della riforma.