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Rivoluzione al pronto soccorso, arrivano i numeri

L'assessore regionale Saccardi ha presentato la riorganizzazione del servizio. Stop ai codici colore, pazienti orientati subito nei percorsi di cura

Pronto soccorso, si cambia. Per abbattere i tempi di attesa che attualmente rappresentano il 75 per cento del tempo trascorso da un cittadino in un pronto soccorso nonchè gestire in modo più efficiente il milione e mezzo di  persone che ogni anno si presenta negli ospedali toscani attraverso questo servizio, l'assessorato regionale alla salute ha varato un nuovo modello organizzativo, messo a punto dopo un ampio confronto con dirigenti, professionisti ed esperti del settore.

Nel nuovo sistema non ci sono più i codici colore assegnati ai pazienti dal sanitario che effettua il triage a seconda della gravità delle loro condizioni bensì un altro codice basato sui numeri, da uno, la situazione più critica che richiede un intervento immediato, al cinque, quando il paziente può anche essere trattato dopo qualche ora (ma non più di quattro).  Finora i pazienti classificati con il codice verde (urgenti ma differibili, da trattare entro un'ora) hanno rappresentanto la metà di quelli arrivati ai pronto soccorso.

La novità principale è che, al momento del triage, i malati saranno valutati non solo in base al loro stato di salute ma anche in base alla complessità dell'assistenza di cui necessitano. Una modalità di filtraggio che punta ad avviarli il prima possibile verso il percorso di cura più adeguato. A tale scopo è stato introdotto nei pronto soccorso anche il team di valutazione rapida, incaricato di inquadrare e valutare dal punto di vista medico e infermieristico alcune tipologie di percorsi a complessità intermedia. Il tutto allo scopo di sveltire il ricovero. Un esempio: una persona anziana che si presenta con una frattura al femore può essere immediatamente avviata al ricovero.

Per i casi di complessità intermedia o bassa sono previsti anche percorsi specifici: pediatrico, ostetrico-ginecologico, paziente con agitazione psico-motoria, paziente con disabilità complessa, vittime di violenza e malati infettivi. I casi meno gravi potranno essere trattati direttamente dal personale infermieristico.

Attraverso un nuovo software tutti i pronto soccorso verranno messi in rete.

Nei primi sei mesi del 2017 sono entrati nei pronto soccorso toscani 753mila cittadini. Di questi, 127mila hanno utilizzato l'ospedale di Careggi, 99mila quello di Prato e 88mila quello dell'azienda pisana.