Cronaca

Rossi a processo per le spese elettorali

L'ex governatore della Toscana è stato rinviato a giudizio insieme al suo mandatario elettorale per le spese sostenute per la campagna elettorale 2015

Il giudice per le udienze preliminari ha accolto la richiesta dell'accusa e ha rinviato a giudizio l'ex presidente della  Regione Toscana Enrico Rossi per le spese sostenute durante la campagna per le elezioni regionali del 2015, quando fu eletto per il suo secondo mandato di governatore.

Insieme a Rossi dovrà affrontare il processo anche il suo mandatario elettorale, il commercialista Luciano Bachi.

Secondo gli inquirenti, Rossi avrebbe speso per la sua campagna elettorale una cifra molto più elevata dei 59mila euro dichiarati a fronte di 70mila euro di contributi ricevuti, circa 600mila euro, superando così il tetto massimo di 125mila euro previsto dalla legge. L'accusa a suo carico è falso ideologico.

Sempre Rossi è stato invece prosciolto dall'accusa di finanziamento illecito.

L'ex presidente ha sempre respinto ogni addebito. "Secondo la procura avrei superato il tetto delle spese elettorali ma la procura si riferisce alla mia attività politica di più anni e non allo stretto periodo della campagna elettorale che, se ben ricordo, è di 55 giorni - ha dichiarato Rossi - Quindi confido che, in sede di dibattimento, dimostreremo la mia correttezza". "L'accusa di finanziamento illecito è invece stata archiviata dagli stessi procuratori in sede di indagine - ha aggiunto Rossi - E' un'attestazione di onestà nei miei confronti".

La prima udienza del processo è stata fissata per il 18 Febbraio 2022.