Politica

Rossi: "Fuori dal Pd sto benissimo"

il governatore taglia corto alle reazioni innescate da una sua battuta durante un evento. E rilancia: "Cosa faranno i renziani se vincerà Orlando?"

Enrico Rossi

Il fattaccio è successo ieri pomeriggio, durante la presentazione a Firenze dell'ultimo libro del giornalista Alan Friedman. Rispondendo a una domanda di Friedman, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, uno dei fondatori del movimento Democratici e progressisti nato dalla scissione del Pd, non avrebbe escluso un suo possibile ritorno nel Pd qualora il congresso del partito fosse vinto dal ministro della giustizia Andrea Orlando.

L'affermazione di Rossi ha ovviamente suscitato reazioni negative, soprattutto nella fila dei renziani. E così, il giorno dopo, il governatore ha inviato una nota ai media con la precisazione: "Fuori dal Pd sto benissimo". Rilanciando la palla ai sostenitori di Renzi: "Cosa faranno i renziani se vincerà Orlando? Rimarranno nel Pd o si metteranno in cammino per fare in proprio?". 

Ecco qui sotto il testo integrale della nota di Enrico Rossi.

"Calma tutti, chiarisco e preciso tutto quel che penso su Orlando e il PD. Quel che ho detto ieri, rispondendo a una domanda in un contesto fatto di battute e siparietti, merita una spiegazione. Sto così bene fuori dal PD che a rientrarci non ci penso proprio. E invito tutti i compagni e gli amici a costruire insieme a noi 'Articolo 1 – MDP', la nuova forza politica del centrosinistra. Semmai la domanda su cosa avverrebbe nel caso in cui vincesse Orlando andrebbe rivolta ai renziani. Rimarranno nel PD? O si metteranno 'in cammino' per fare in proprio? Ci risulta che hanno addirittura tentato di impadronirsi del simbolo. Insomma, potrebbe capitare persino che Orlando vince il congresso ma il simbolo resta nelle mani di un tesoriere renziano. Se invece vincerà Renzi sono certo che molti compagni e amici, che ora sono nel Partito Democratico, avranno un forte imbarazzo a restare in una forza politica fortemente divisa e lacerata, né di destra né di sinistra. Molti già ci chiedono di pazientare per fare quest'ultima battaglia, aggiungendo che se perderanno sono pronti a venire con noi. Li aspetteremo a braccia aperte nel campo largo del centrosinistra".