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Referendum, il comitato del sì prende la rincorsa

Anche il ministro del lavoro Giuliano Poletti alla presentazione del comitato toscano in vista del voto d'autunno sulla riforma costituzionale

La corsa è partita e i tempi si fanno già serrati con il comitato toscano per il sì alla riforma della Costituzione che ha il suo nodo centrale nell'abolizione del bicameralismo perfetto, cioè nella parità di Camera dei Deputati e Senato nell'iter legislativo. Ed è sul merito della riforma che i promotori del sì hanno calcato la mano: "Il testo non interviene sulla prima parte della Costituzione, per intenderci gli articoli dall'1 al 53, ma sulla seconda, quella che riguarda l'organizzazione dei poteri. La prima è la vera 'Costituzione più bella del mondo', la seconda sappiamo che non lo è", ha spiegato Carlo Fusaro, che guida il comitato scientifico.

Accanto a lui il costituzionalista Stefano Ceccanti, il segretario del Pd toscano Dario Parrini e il vicesegretario Antonio Mazzeo. 

Presente per l'occasione il ministro del lavoro Giuliano Poletti che ha ribadito l'assenza di contrasto tra la propria appartenenza all'Anpi e il sì al referendum: "Uno non è più o meno partigiano se vota sì o vota no, è un cittadino italiano che valuta il merito e prende una decisione. Io l'ho presa, sono convinto che il si' sia la scelta giusta per il futuro del nostro Paese. L'Italia ha già perso troppo tempo. Se perde questa occasione, veramente rischia di mettersi in una condizione per cui i nostri giovani per il futuro avranno problemi ancora piu' grossi. Quindi, credo che sia doveroso impegnarsi per il sì", ha detto il ministro.

"Credo che sia essenziale sottolineare il carattere di apertura alla società civile del comitato, sono oltre 100 nomi tra i quali troviamo tante aree diverse della nostra opinione pubblica: ci sono operai, artigiani, commercianti, accademici. Questo è il segno che deve avere la campagna, cioè coinvolgere dal basso chi magari ha un rapporto non stretto con la politica ma per questa iniziativa sente che c'è il bisogno di dire la propria in favore del nuovo contro la conservazione". 

Obiettivo minimo, la creazione di 500 comitati in tutta la Toscana. Traguardo che i promotori del Sì vedono già all'orizzonte visto che nel primo referendum day ne sono già nati 150 e sono state raccolte 12mila firme. Del comitato fanno parte operai, imprenditori, accademici e liberi professionisti.

Uno dei primi appuntamenti in programma per il comitato toscano sarà il 2 giugno a Piombino, insieme al ministro per le riforme costituzionali Maria Elena Boschi e all'ex portavoce di Nilde Iotti Giorgio Frasca Polara.