Attualità

Schiava del sesso sfida gli aguzzini del racket

Una trentaquattrenne si è ribellata ai propri sfruttatori a cui doveva versare seicento euro al mese scoperchiando un vasto giro di prostituzione

Ribellandosi si è riversata addosso l'ira delle altre donne che come lei erano avviluppate nel giro di prostituzione scoperto dalla squadra mobile di Prato. Lei voleva lavorare in proprio e le altre l'hanno punita, lo scorso 5 aprile, prendendola a botte. Da lì sono partite le indagini. 

La sua denuncia ha di fatto scoperchiato un vasto giro di prostituzione su cui la polizia ha iniziato a indagare finendo per stringere il cerchio attorno al suo protettore, un cinquantenne di Prato finito in manette per sfruttamento della prostituzione. Secondo gli uomini della squadra mobile della questura pratese il suo ruolo era quello di accompagnare le ragazze sulla strada, di sorvegliarle e riaccompagnarle alle proprie case.

A una delle connazionali che hanno picchiato la donna, di 27 anni, è stato imposto l'obbligo di firma. Ora la polizia è sulle tracce di un 39enne, anche lui albanese, che gestiva il denaro versato dalle prostitute. Su di lui pende un ordine di arresto.