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Scontro a distanza tra Rossi e renziani

Scintille tra renziani e il governatore della Toscana. Enrico Rossi: "Mi candido per tirare una riga sul renzismo, con me Renzi non sarà premier"

Due incontri in due città diverse, il convegno di D'Alema a Roma e quello del Pd a Rimini, e l'intervista su La Stampa del presidente della Regione Toscana Rossi accende la sfida per la segreteria nazionale del Pd  Il presidente della Regione Toscana, candidato alla segreteria nazionale, in un'intervista su La Stampa infatti ha dichiarato: "Renzi è come un giocatore di poker disperato che raddoppia la posta dopo ogni partita persa. Dopo le amministrative, dopo il 4 dicembre, dopo la sentenza sull'Italicum. Sempre una rivincita. Ricominciare a correre verso le urne è una scelta drammatica. Per il Pd e per il Paese". E poi Rossi mette in chiaro: "Io mi candido contro Renzi. Per tirare una riga sul renzismo. Con me segretario, lui non sarà mai più premier".

Quanto all'assemblea degli amministratori Pd a Rimini, Rossi aggiunge: "Vado ovunque si discuta. Anche Renzi mi ha invitato a Rimini, ma ho scoperto che dovrei parlare domani, quando lui se ne sarà già andato. Non mi pare un buon modo di discutere".

Dario Parrini, segretario regionale del Pd e renziano doc si affida a Facebook per rispondere al governatore della Toscana: "Ecco il Nuovo Gotor. È Enrico Rossi, che fa un'intervista piena di fango contro il Pd per rendere credibile il suo pellegrinaggio da D'Alema. Essendo un presidente di regione, sarebbe meglio che usasse un linguaggio diverso e che pensasse anche ad altro: per esempio a spendere di meno in comunicazione e di più per il sociale". "Noi continueremo a lavorare per l'unità e il rafforzamento del nostro partito e speriamo che Rossi faccia altrettanto", ha aggiunto.