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Difensore civico, 2.300 richieste d'aiuto nel 2019

In crescita i contenziosi su bollette, ticket sanitari e servizio idrico presentati dai toscani. Il bilancio del difensore civico Sandro Vannini

Sandro Vannini, difensore civico della Toscana

Nel 2019 sono state circa 2.300 le pratiche presentate dai cittadini al difensore civico regionale se si considerano i circa 1.700 procedimenti amministrativi sommati alle procedure di conciliazione concluse nel settore idrico. Lo ha detto il difensore civico della Toscana Sandro Vannini che ha illustrato il bilancio delle attività dell'anno passato. 

I contenziosi presentati riguardano in particolare i tributi regionali, le bollette di luce e gas, il servizio idrico e la sanità. Circa 400 sono state infatti le pratiche presentate in ambito sanitario per contenziosi su ticket, liste d’attesa e accesso alle cartelle cliniche.

Oltre che a Firenze, il difensore civico è presente sul territorio regionale con sportelli già aperti a Pistoia, Arezzo, Siena e Pisa. Presto, con la progressiva riapertura dopo l’emergenza Covid ne saranno aperti di nuovi in altre province. "In questi mesi - ha detto Vannini - avevamo in programma l'apertura di altri sportelli locali, ma l'emergenza ci ha costretti a fermarci.  Ma ora che la situazione si sta normalizzando proseguiremo con l'apertura degli sportelli di Prato, Lucca, Grosseto e Livorno".

Il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani ha sottolineato che, nell'ottica della progressiva sburocratizzazione della pubblica amministrazione, "il difensore civico può offrire al Consiglio regionale utili suggerimenti per la semplificazione delle leggi e delle procedure. I reclami dei cittadini, insomma, possono trasformarsi in aiuto per la Pubblica amministrazione".