Cronaca

Sequestrati contributi per mascherine non prodotte

Ha ricevuto un contributo a fondo perduto per la riconversione industriale per il contrasto al Covid-19 ma i finanzieri hanno riscontrato irregolarità

Ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato e sequestro preventivo del contributo ritenuto indebitamente percepito, così si è conclusa una indagine della guardia di finanza su una azienda fiorentina che aveva percepito l'incentivo alla conversione per produrre mascherine anti Covid.

I militari hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per la somma di euro 187.000, corrispondente all’importo di un contributo a fondo perduto erogato ad un’azienda fiorentina per una riconversione industriale per il contrasto al Covid-19. Si tratta dell’incentivo riservato alle imprese che intendessero avviare la riconversione ovvero l’ampliamento per la produzione e la fornitura di dispositivi medici e di protezione individuale. 

Le indagini svolte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Firenze hanno portato a ritenere, secondo l’ipotesi d’accusa vagliata dal Giudice per le indagini preliminari, che la società ispezionata, operante nel settore della pelletteria, abbia indebitamente beneficiato del contributo a fondo perduto, non avendo avviato la produzione delle mascherine nei tempi previsti e avendola interrotta prima del termine dei due anni stabilito dalla normativa di riferimento, destinando successivamente all’attività produttiva principale i macchinari acquistati per la riconversione. 

Il procedimento è pendente in fase di indagini preliminari e l'effettiva responsabilità della persona e della società indagate, sarà vagliata nel corso del successivo processo.