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"Siccità, il gettito dei canoni idrici serve"

Il presidente di Confservizi Cispel Toscana De Girolamo: "Destiniamone una parte alle opere contro la siccità. Aumenti più comprensibili"

Alfredo De Girolamo

La crisi idrica è sotto gli occhi di tutti anche in Toscana, regione che sta reggendo meglio le difficoltà grazie alle scelte di amministratori pubblici che molti anni fa decisero di realizzare gli invasi di Bilancino e Montedoglio e le interconnessioni degli acquedotti. Secondo Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, e Giuseppe Sardu, coordinatore della commissione Acqua del Cispel, oggi andrebbe fatta la stessa cosa.

"Per affrontare in modo strutturale il problema della siccità anche in Toscana occorre un rapido e preciso piano di investimenti in opere pubbliche come invasi, connessioni e serbatoi destinati ad usi plurimi - scrivono in una nota De Girolamo e Sardu - Gli interventi sono stati individuati dall’Autorità Idrica Toscana sia per quanto riguarda l’emergenza che per quelli strutturali di medio periodo. Circa 200 milioni di euro in 10 anni. Per finanziare queste opere che metterebbero in sicurezza usi agricoli, potabili ed energetici in Toscana, tutti devono fare la loro parte”.

“Nei giorni scorsi abbiamo condiviso con l'assessorato regionale al bilancio una manovra sui canoni di derivazione idrica e di attraversamento dei terreni demaniali, destinata a produrre un gettito di qualche decina di milioni di euro l'anno nelle casse della Regione - proseguono De Girolamo e Sardu - Chiediamo quindi alla Regione che una parte di questo gettito che andrà in tariffa idrica per quanto attiene agli usi potabili venga destinato al finanziamento di queste opere contro la siccità. Risorse da affiancare a quelle statali disponibili e alla componente tariffaria in corso di definizione, per un grande piano di messa in sicurezza della Toscana, una delle regioni che ha investito di più in campo idrico”.

"Crediamo che destinare parte delle risorse di natura demaniale alle opere contro la siccità renderebbe ancora più comprensibile a operatori e cittadini gli aumenti dei canoni decisi dalla Regione - concludono i rappresentanti di Confservizi Cispel Toscana - e sarebbe un modo corretto di mettere al servizio del territorio nuove risorse di bilancio regionale, senza alimentare futili polemiche”.