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Siccità killer, i cereali toscani in pericolo

Secondo le stime di Coldiretti la produzione rischia di crollare del 70 per cento. Danni per un miliardo a livello nazionale per l'assenza di pioggia

Nella mappa dell'Italia piegata dalla siccità tracciata da Coldiretti figura con molta nitidezza anche la Toscana. Tra caldo, incendi e assenza di pioggia molte colture rischiano danni enormi quest'anno. A risentire maggiormente della siccità sono soprattutto i cereali che secondo le stime potrebbero subire un crollo in termini di produzione dal 40 al 70 per cento. I problemi riguardano soprattutto il mais e i foraggi. Crollo previsto anche per ortaggi, pomodoro da industria e frutta. 

Una situazione drammatica per cui la Regione Toscana ha emesso giù alcuni giorni fa lo stato di emergenza e che si inquadra in un contesto nazionale tristemente analogo. Secondo Coldiretti, infatti, l'allarme siccità si è ormai esteso a oltre i due terzi della superficie agricola nazionale interessando tutte le regioni. 

Oltretutto, spiega ancora l'associazione, "la situazione si sta aggravando con effetti catastrofici per la produzione con perdite ben superiori al miliardo stimato, se non pioverà nell'arco delle prossime due settimane, in modo costante e non violento". 

I problemi non sono poi solo italiani. La scure della siccità infatti è piombata anche su altre parti d'Europa tanto che la Commissione Ue ha dovuto rivedere al ribasso le stime per i cereali. "Se vogliamo continuare a mantenere l'agricoltura di qualità - spiega ancora Coldiretti - dobbiamo organizzarci per raccogliere l'acqua nei periodi più piovosi con interventi strutturali che non possono essere più rimandati. Occorrono in particolare interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, creando bacini aziendali e utilizzando le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere acqua".