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Siccità, "Si posticipi la stagione di caccia"

Gli ambientalisti chiedono soluzioni strutturali e, per evitare di aggravare la situazione della fauna, lo slittamento della stagione venatoria

"Interventi non solo d'emergenza ma strutturali e, per non aggravare la situazione della fauna, posticipo della stagione di caccia": è quanto chiede il Wwf alla Regione dinanzi alla situazione di siccità che da ieri ha spinto la Toscana alla dichiarazione dello stato d'emergenza idrica.

Quest'ultima iniziativa riscuote il plauso degli ambientalisti che però, dinanzi ai progressivi cambiamenti climatici, allargano l'orizzonte del piano di progetti che verrà a un futuro di stabilizzazione della situazione, con "interventi volti a gestire nell’immediato la carenza idrica, ma anche finalizzati a contrastare i cambiamenti climatici".

Alla Regione il Wwf chiede coraggio e lungimiranza: "Accanto agli interventi strutturali che dovrebbero essere fatti per modificare la nostra società nella direzione della transizione ecologica - affermano il delegato Wwf Italia per la Toscana Roberto Marini e il referente gruppo di lavoro biodiversità 2030 Guido Scoccianti - vogliamo sottolineare come sia importante non pensare solo ai danni alle attività umane, ovviamente fondamentali da fronteggiare, ma anche a quanto stiano soffrendo la biodiversità tutta ed il nostro ambiente nel suo complesso". 

Flora e fauna hanno sete. Una grande sete in un contesto ambientale fortemente stressato. E allora, oltre a minimizzare più possibile il consumo di acqua da falde sempre più a secco, secondo gli ambientalisti il primo passo potrebbe e dovrebbe essere che si "posticipi l’inizio della stagione venatoria, annullando qualsiasi ipotesi di preapertura ai primi di Settembre (nonché posticipando a tempi meno siccitosi le prove dei cani) e rimandando anche l’apertura generale almeno ad Ottobre, con data effettiva da definirsi sulla base dell’evoluzione climatica della stagione".