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Sicurezza sismica, alle scuole 6 milioni nel 2023

Sono stati definiti i criteri di ripartizione dei fondi per la messa in sicurezza degli edifici pubblici toscani. Interventi da concludere in 36 mesi

Interventi individuati entro il 30 Ottobre prossimo, via alle gare entro 12 mesi dall'assegnazione del contributo pena la sua revoca e completamento dell'intervento in 36 mesi al massimo: è la tabella di marcia per gli interventi di messa in sicurezza rispetto al rischio sismico degli edifici pubblici, scuole in testa, per i quali è prevista l'assegnazione del plafond complessivo di 6 milioni di euro di risorse per il 2023.

Sono stati approvati ieri pomeriggio dalla giunta regionale i criteri per l'assegnazione dei fondi ai Comuni, i cui interventi di prevenzione del rischio sismico dovranno essere individuati proprio dalla Regione entro fine Ottobre.

Per determinare gli interventi da ammettere a finanziamento verrà utilizzato l’elenco di domande di contributo contenuto nel decreto dirigenziale approvato in seguito alla ricognizione completata a Settembre 2021 e rivolta a tutti gli enti locali. La graduatoria, che terrà conto solo degli edifici di Comuni e Unioni dei Comuni, ammetterà solo quelli con progettazione approvata almeno di livello definitivo ed indicatori di rischio sismico allo stato attuale inferiori a 0.8.

Gli edifici ad altro uso nelle zone sismiche 2 e 3 saranno ordinati in graduatoria solo dopo le scuole, poi ci saranno gli edifici rilevanti di priorità 2 e tutti gli edifici pubblici, scolastici e non, in zona sismica 4.

Secondo il vincolo imposto dalla legge, a pena della revoca del contributo il Comune beneficiario sarà tenuto a dare avvio alla procedura di gara per l’affidamento dei lavori entro 12 mesi dalla data di attribuzione delle risorse. Gli interventi dovranno essere conclusi entro 36 mesi dalla data di pubblicazione sul Burt del decreto di assegnazione delle risorse stesse.