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Sos sordi, linea diretta con il 113

E' disponibile on line l'app per smartphone e tablet che permette ai non udenti di mettersi in contatto con le questure in caso di emergenza

Dopo 13 mesi di lavoro per perfezionarla, l'app Sos Sordi è arrivata anche in Toscana. Dopo il protocollo siglato a dicembre 2013 tra le questure della regione e l'Ente nazionale sordi, oggi la presentazione ufficiale del servizio nella sede della prefettura di Firenze.

Un servizio fondamentale per i cittadini non udenti che si trovano in una situazione d'emergenza e che con un click sul loro smartphone o tablet possono lanciare un allarme direttamente alla questura più vicina. 

E' sufficiente registrarsi, meglio se con un account di posta elettronica Gmail, loggarsi, selezionare il tipo di emergenza e lanciare l'sos. Alla questura arriverà un a mail con specificato il mittente, il luogo da cui proviene il messaggio ed eventualmente, le generalità di una persona udente da contattare come referente.

In questo modo le pattuglie della polizia disseminate sul territorio avranno la possibilità di intervenire immediatamente. 

Il servizio permette anche ai cittadini non udenti, testimoni di un fatto grave, di segnalarlo direttamente alla polizia.

"In questo modo - ha detto il presidente del consiglio regionale dell'Ens, Giovanni Tafi - anche i sordi potranno avere gli stessi diritti e doveri degli altri cittadini".

"A questo punto - ha aggiunto il prefetto Alessio Giuffrida - bisognerà formare adeguatamente i cittadini non udenti per permettere loro di utilizzare l'applicazione al meglio". 

Le questure invece sono pronte ma il numero uno della polizia di Firenze, Raffaele Micillo, ha voluto ammonire dall'utilizzare questo sistema solo per le reali emergenze. "Se la pattuglia contattata accerterà che si tratta di una falsa emergenza - ha detto - chi ha lanciato l'sos rischia di essere denunciato per procurato allarme".