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Stagione sciistica al via tra le proteste

La Regione ha stanziato 150mila euro per sostenere le imprese che gestiscono gli impianti, ma i sindaci montani lamentano ritardi e risorse inadeguate

I primi sciatori sono comparsi sulle piste dell'Abetone già nel primo fine settimana di novembre ma dal prossimo week end si comincia a fare sul serio su tutti i comprensori della Toscana. 

La Regione ha deciso, grazie a un accordo con Uncem, Federfuni e Toscana Promozione di potenziare la promozione delle località montane, distribuendo il bollettino neve in tempo reale sui social network, ma anche via televisione e attraverso le radio. Non solo. Il portale turistico regionale ha già disposto una pagina web dedicata interamente a Toscana Neve e nei prossimi mesi verrà messa a punto una campagna di promozione unica in modo da fare sinergia tra le diverse località, dall'Abetone alla Doganaccia. Dall'Amiata a Zum Zieri.

Tutto questo andrà di pari passo con interventi più concreti. Primo tra tutti il bando da 150mila euro che la Regione pubblicherà sul Burt nelle prossime ore. "Si tratta di fondi per le opere minute - ha spiegato l'assessore al Turismo, Stefano Ciuoffo -. La gestione degli impianti di risalita, i mezzi di soccorso, e il sostegno in chi ha contratto mutui per migliorare seggiovie, skilift e strutture ricettive".

Nei prossimi mesi il fondo si rimpinguerà arrivando a mezzo milione di euro e i fondi saranno destinati anche a chi ha effettuato questi lavori a partire dal giugno del 2015.

Tutto questo però non basta a tranquillizzare i sindaci della montagna toscana. Il più agguerrito è Giampiero Danti, dell'Abetone. "La gestione degli impianti di risalita è onerosa per tutte le realtà montane - ha detto - ma nelle altre Regioni e non solo in quelle a statuto speciale vengono previsti sgravi per l'energia e la gestione dei soccorsi è gestita da altri enti. Qui dobbiamo fare tutto da soli".

E i problemi finiscono per accumularsi. Come sull'Amiata dove negli anni sono stati fatti interventi importanti per garantire la disponibilità di neve artificiale. "Abbiamo portato l'acqua in quota - ha spiegato il sindaco di Abbadia San Salvatore, Fabrizio Tondi - ma ora non riusciamo a portarla ai cannoni perchè il reticolo idraulico d'alta montagna è troppo vecchio e malandato per garantire sufficiente pressione".